Euphorbiaceae
Euphorbia virosa
Il genere varia da piccoli alberi, arbusti, viti a piante erbacee. Una percentuale significativa di queste sono piante succulente, alcune delle quali assomigliano straordinariamente ai cacti nonostante non siano apparentate, un esempio di evoluzione convergente. Ad eccezione di poche specie (es: Euphorbia hedytoides o Euphorbia curtisii), questo genere è composto da specie ermafrodite.

Le euphorbie hanno una inflorescenza altamente specializzata: il ciazio, che sono fiori unisessuali ridotti, raggruppati in una caratteristica pseudanthia. Consiste in un fiore centrale pistillato circondato da cinque gruppi di fiori staminati. Tutti i fiori sono inclusi in un involucro con quattro ghiandole marginali. Il fiore centrale si sviluppa prima dei fiori maschili che lo circondano, così ogni ciazio funziona come un fiore ermafrodito protogynous. La ghiandole del ciazio generalmente producono nettare, e l'impollinazione è prevalentemente zoofila. In effetti, il ciazio è così simile ad un fiore ermafrodita che Linneo e altri autori lo indicavano come un vero fiore. Lamarck tuttavia interpretò il ciazio come una infiorescenza e questo è quanto oggi accettato.

Le euphorbie contengono un lattice acre e velenoso, ed alcune sono dotate di spine. Da molte euphorbie si ricavano potenti prodotti emetici e catartici.
Le euphorbiacee comprendono un vasto numero di piante dicotiledoni dell'ordine delle Euphorbiales, erbacee o legnose a seconda della specie.

Il termine Euphorbia deriverebbe dal nome del medico greco Euphorbus, che utilizzava il succo lattiginoso prodotto da queste piante nelle sue pozioni. Era il medico personale di Giuba II e fu questo dotto sovrano a denominare così in suo onore la pianta, all'interno di un trattato che scrisse per illustrarne le virtù terapeutiche.
Coltivazione
Le euphorbiacee sono piante grasse in genere molto rustiche, in quanto molti esemplari possono resistere senza essere annaffiata anche per diversi mesi, anche se il meglio sarebbe bagnarli una volta a settimana da Aprile a Ottobre, mentre le concimazioni devono avvenire da Maggio ad Agosto. La tempeatura minima che possono soppotare si aggira intorno i 12° sotto zero, ma è meglio mantenerli in temperatura fra i 15 e i 25°. Inoltre, l'annaffiatura non deve essere troppo abbondante, perché le euphorbiacee possono essere dedite a marciumi.