Opuntioideae
Opuntia
Le Opuntia fanno tutte parte della famiglia dei cactus; hanno fusti cilindrici, piatti o globulari, detti cladodi; molto raramente producono piccole foglie cilindriche che hanno breve vita e appaiono in pochissime specie. I fiori solitari delle Opuntia sono molto vistosi e alla loro sfioritura seguono dei frutti ovoidali contenenti parecchi semi, sulla buccia poi si notano delle piccole protuberanze disposte quasi simmetricamente tra di loro munite di piccolissimi aculei, quasi invisibili, che producono a contatto con la pelle un continuo fastidio.

L'Opuntia ficus-indica (fico d'India) è la specie più conosciuta e cresce spontanea in tutto il Mediterraneo. In lingua inglese viene chiamata indian fig, barbary fig o prickly pear mentre in spagnolo é nota sotto il nome di nopal o tuna. Le "foglie" carnose della pianta vengono usate per l'alimentazione dei bovini in genere e anche per i porci (Messico, Africa, Australia, Brasile) mentre il frutto molto ricco di vitamina C viene consumato come delicatezza, trasformato in marmellata, sciroppo e anche in bevande alcoliche (in Messico: conche). Sulla Opuntia vive spesso la cocciniglia, un insetto di cui si conoscono un migliaio di specie e che dai corpi essiccati delle femmine del Dactylopius coccus, originario del Messico e giá usato per tinture dagli Aztechi, viene estratto l’acido carminico che é un colorante rosso-vivo usato per cosmetici, pigmenti, inchiostri e soprattutto nell’industria alimentare per conferire un aspetto piú gradevole a cibi e bevande.
Molte altre specie di Opuntia sono rustiche o semi-rustiche e si trovano nei climi miti del nostro paese lungo i litorali di tutte le riviere.
Le Opuntioideae sono una sottofamiglia delle Cactaceae che comprende circa 300 specie suddivise in 15 generi.

Si distinguono per la presenza di spine speciali, aciculari (glochidi), per i semi dotati di un grosso arillo legnoso e per i fusti divisi in segmenti, spesso appiattiti (cladodi).

Le Opuntioideae sono originarie del Brasile del nord-est, nei territori del Rio Grande do Norte.
Coltivazione
La coltivazione richiede un terriccio molto drenante e roccioso e, se coltivate in vaso, la terra deve essere concimata e mista a sabbia grossolana; l'esposizione deve essere in pieno sole, le annaffiature regolari in estate vanno completamente sospese in inverno; in questa stagione, le piante - che sopportano anche il freddo - andranno tenute all'aperto ad una temperatura che non superi i 5 o 7°C per evitare un prolungamento con conseguente indebolimento degli articoli della pianta.

La moltiplicazione avviene sia per seme usando un miscuglio di terra e sabbia umida, e mantenendo una temperatura di 21°C, o più semplicemente staccando un articolo o tagliando la cima di una forma tubolare che verrà preventivamente fatta asciugare e appoggiata a una base di sabbia pura dove la parte tagliata verrà sorretta da paletti provvisori.